Ogni società ha un proprio metodo e un proprio approccio alla selezione. Il selezionatore può avere una formazione più psicologica o più aziendale e anche questo può determinare la modalità di interloquire con il candidato.
Negli anni ho notato, tuttavia, che al di là del profilo e del ruolo per il quale sto facendo una selezione, ci sono domande che lasciano i candidati spiazzati.
Quindi se stai andando a sostenere un colloquio pensa a cosa potresti rispondere quando ti chiedono:
- – si descriva con 3 aggettivi (anche la sintesi ha il suo peso)
- – cosa pensa si possa migliorare nel suo approccio al lavoro? (la perfezione non esiste!)
- – come si vede tra 5 anni? ( è importante dare l’idea di avere un percorso in testa)
- – sa delegare? (nei ruoli più manageriali è determinate come viene articolata questa risposta).
E tu hai qualche domanda che durante il colloquio ti ha messo in difficoltà?