Da tempo ho la passione per quaderni, quadernini, ritagli, carta, pennarelli….insomma tutto quello che è cartoleria. E proprio cercando spunti on line mi sono imbattuta nel profilo Instagram di Paperness, ho cominciato a seguirlo e….a comprare!
Sì perché questo negozio che, fisicamente si trova a Roma, spedisce in tutta Italia. L’assortimento è stratosferico e soprattutto c’è l’energia e la creatività di Maria che ne è l’anima! Le sue stories, il suo modo di presentare i prodotti, la sua calma mi hanno talmente colpita che ho deciso di “toccare con mano” e ho frequentato un corso di creatività tenuto da Maria a Milano. Chi mi conosce sa che io non sono per nulla creativa….e quindi il corso per me è stato una bella scoperta. Ho ricevuto molti input ed è stata una occasione per incontrare persone speciali! L’on line che diventa reale è una opportunità che ricerco spesso e, ogni volta, mi ritrovo con belle persone, con le quali si instaura una alchimia immediata.
Ecco che non mi sono lasciata scappare l’opportunità di intervistare Maria: come sempre mi piace scavare nell’animo delle persone.
Paperness: Maria come ti è venuta l’idea e perché in questa fase della vita? Ho scoperto da pochi anni l’appagamento e il gusto che dà ritagliarsi tempo ed energie da dedicare alla carta: costruire un album di ricordi, attaccare adesivi a una pagina di pensieri, decorare l’agenda o un biglietto per un’amica. Ho trovato brand in giro per il mondo con incredibili designer che inventano e vendono collezioni bellissime fatte di carte, ritagli, adesivi, e tutto l’occorrente per personalizzare il mondo attorno a sé. Una passione quasi totalizzante, che si scontrava con una vera mancanza di consapevolezza diffusa e possibilità di acquisto in Italia. In un momento di insoddisfazione in azienda ho colto la palla al balzo e deciso che a quella consapevolezza e a quelle possibilità di acquisto in Italia avrei pensato io.
Che cosa ti appassiona di più del tuo lavoro? Studiare, senza dubbio. Significa dedicare più tempo possibile a scoprire nuove creative, seguire quello che fanno, mischiare le idee che arrivano dalle ispirazioni più diverse e condividerle. Studiare anche nel senso più tradizionale del termine: cercare di capire da dove viene la gioia della creatività, come mantenerla, come espanderla, come diffonderla il più possibile per raggiungere le troppe persone che non la conoscono.
Quali sono gli aspetti del tuo carattere che ti piacciono di più e quali vorresti migliorare? Mi piace essere una persona a cui piacciono tanto le cose. Non mi sentirete mai dire “bellino”: per me le cose sono bellissime, meravigliose, stratosferiche. E mi piace essere in costante attività perlustrativa, guardo, sbircio, salto di qua e di là: il movimento aiuta e mi fa scoprire continuamente veri e propri tesori della bellezza sparsa nel mondo. Parallelamente ho delle forti idiosincrasie: non mi sentirete mai dire “bruttino”. Quello che non mi piace è orribile, banalissimo, noioso. Vorrei imparare ad essere più tollerante, trovare il buono anche nelle cose che mi sembrano cliché.
Hai creato il club della creatività: ce ne parli? Il club della creatività è il frutto delle mie letture di saggi che indagano e raccontano la creatività. Ci sono libri bellissimi, perlopiù non tradotti in italiano, che alla maggior parte delle persone sfuggono, perché magari non leggono in inglese, perché non hanno tempo, e anche perché leggere saggi può sembrare noioso. Ho pensato allora di raccontarglielo io, in italiano, spezzando l’esposizione teorica con attività pratiche e divertenti, esercizi sul campo e reali di creatività, ispirazioni di riflessione e azioni da mettere in pratica fra un appuntamento e l’altro. I concetti fluiscono, le mani si muovono, e poi a casa ognuno lascerà fiorire nel suo personalissimo, insostituibile modo quello che durante il club si semina.
Nel tuo negozio organizzi sempre tanti corsi e workshop: come trovi tutte le idee? Ho una rete di persone che seguo su Pinterest e Instagram molto selezionata, guardo quello che fanno, vedo una cosa da una parte, una carta da un’altra e metto insieme i concetti. Contatto le creative che mi piacciono, sento i desideri delle clienti. C’è un bel rumore nel mondo, bisogna trovare il tempo e drizzare le antenne per ascoltarlo.
Hai qualche suggerimento creativo che possa essere un relax anche per chi ha poco tempo e poca manualità?Suggerisco di tenere un quaderno dove rispondere a una domanda quotidiana. Bastano 10 minuti: ci si concentra su di sé con l’aiuto dello stimolo esterno della domanda, e dopo aver scritto si decora la pagina con ritagli, adesivi, piccoli collage, scritte colorate. Dopo poco tempo si avrà un journal di autoriflessione ricchissimo.
Ci suggeriresti qualche libro che ti è stato utile per sviluppare la tua creatività? Per scoprire di che autori mi nutro vi invito a seguire il nostro podcast o qualche appuntamento del Club della creatività. Se non avete mai letto niente però Big Magic e La via dell’artista sono il punto di partenza credo inevitabile.
Io leggo i tuoi post, le tue newsletter e seguo sempre le tue stories: adoro il tuo approccio pacato, il tuo modo di porti….come fai a mantenere sempre così la calma? Mi sfogo offline. Scherzo, comunque ovviamente ho i miei momenti di frustrazione, le fatiche, le giornate di nervosismo. Il mio obiettivo in pubblico comunque non è mostrare una normalità, ma offrire piccole (o grandi) occasioni di elevazione, di gioia. Ogni mattina ad ogni modo coltivo l’apertura del cuore con una pratica spirituale, credo che poi questo traspaia anche se parlo di un quadernino.
A proposito di calma e di mood positivo: cosa potremmo fare noi soggetti nervosetti per assaporare il momento? Il metodo infallibile per me è frequentare cose che mi piacciono moltissimo: le pagine IG di qualche artista che adoro, le parole di uno studioso di quelli che dico io. Potremmo dire: dedicare tempo a qualcosa di bello. Non necessariamente fisicamente, online va benissimo. La cosa va però coltivata in anticipo: a causa del pochissimo tempo che abbiamo tutti a disposizione bisogna pulire e mantenere il proprio mondo digitale, selezionare bene chi seguiamo, dedicare la nostra attenzione a quello che è davvero un nutrimento buono. Quando avremo bisogno di un conforto basterà guardarci intorno, e qualcosa che vale la pena sarà lì ad aspettarci.
ottima intervista. Belle domande e precise risposte. Veramente interessante.
O.T. Giuliana ha visto la tua foto e ha detto che sei venuta molto bene.
Ringrazia Giuliana, ma forse necessita di nuovi occhiali :-))))- Un abbraccio grande
Elena carissima, mi hai dato una bella spinta a “riempire” giornate difficili e spesso “vuote” per motivi di salute; ciò che suggerisci si può fare fortunatamente senza affanno e seduta ad una sedia. Ho preso appunti…
GRAZIE!!! Un abbraccio
Cristina
Carissima, mi spiace soprattutto per la tua salute e ti abbraccio davvero con tanto affetto. Spero che i “trucchetti” di Maria ti possano portare un po’ di stacco. Buona giornata cara!