Se sei un appassionat* di fotografia conosci sicuramente Irene. E se non la conosci o hai voglia di imparare a guardare il mondo attraverso gli occhi di un fotografo Irene è la persona da conoscere (e seguire sui social!).
A me piacciono molto le fotografie perché profumano di ricordi e di attimi catturati. Non ho però nessuna competenza di tecniche fotografiche, neppure le basi. Così ho deciso di seguire un corso con Irene; eravamo in lockdown e poter osservare il mondo con occhi diversi è stato per me terapeutico. Al di là della tecnica il corso per me è stato uno stimolo a guardare con occhi diversi anche le piccole cose nel mondo che abbiamo attorno: il giardino, il mio cane, il bollitore, lo sguardo di una persona……
Il corso, inoltre, mi ha permesso di conoscere anche se solo virtualmente, molte belle persone! Evviva le belle community!
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Dopo tanta bellezza, come non intervistare Irene? Ecco la nostra chiacchierata.
Chi è Irene? Una fotografa molto aliena e poco convenzionale.
Quando è nata la passione per la fotografia?Prestissimo. Mio padre fotografava in analogico e fin da piccola mi ha abituata e circondata di scatti. Quando sono diventata adolescente ho iniziato a fotografare in ambito teatrale e successivamente sono approdata al reportage, che è tuttora il mio genere preferito.
Qual è stata l’esperienza di vita che ti ha formata maggiormente e perché? Sicuramente l’aver vissuto 3 anni negli Stati Uniti, in particolar modo a Los Angeles. Mi ha aperto la testa in due come un cocco.
Ho scoperto un mondo di possibilità e di imprenditorialità, e me lo sono portata dietro in Italia.
In quale situazione/contesto ti senti di più a tuo agio? In leggins neri a fare allenamento, in leggins neri a scattare reportage in giro per il mondo. Leggins neri forever.
Qual è l’aspetto di te che ti piace di più e cosa, invece, vorresti migliorare? Sono una persona estremamente flessibile, che sa adattarsi a qualunque situazione. E questo vale anche a livello fotografico: sbattimi in qualsiasi paesello del mondo e cercherò sempre di far uscire una foto bomba.
Da migliorare invece è sicuramente l’ego. L’ego ci frega sempre e va tenuto sotto controllo. In quanto fotografa e artista devo continuamente fare un check con me stessa per non risultare troppo sborona o over-confident. In realtà non si smette mai di imparare 🙂
Che cosa ti rende felice? Pattinare (sono una roller skater incallita), riuscire a ricavarmi del tempo per guardare serie tv e film su Netlfix (credimi, ne ho davvero poco), vedere i progressi in fotografia degli studenti ai miei corsi. Ma anche l’erbazzone e i tortelli di zucca mi rendono piuttosto felice 😉
I tuoi corsi on line sono un gran successo, a te, come insegnante, cosa dà maggior soddisfazione? Vedere le loro fotografie! Sono veramente bravissimi, migliorano ed evolvono in fretta. E il bello è che non trovo che le loro foto assomiglino alle mie: seguono tutti la loro strada. E questo è molto importante.
Progetti in mente e sogni nel cassetto? Ce ne puoi parlare? Non vedo l’ora di finire il mio progetto personale ITALIA (https://www.ireneferri.com/it/progetto-italia/), anche se in realtà non basterebbe una vita per concluderlo. Immagino già la mostra e il libro finale con tutte le frasi degli italiani accompagnate dalle mie fotografie. A proposito, tu che stai leggendo sei invitat* a partecipare se non l’hai ancora fatto ;).
Dove vorresti andare appena la situazione Coronavirus ci permetterà nuovamente di viaggiare? Appena il Covid si quieta salto su un volo per Los Angeles e nessuno mi vede più per almeno 3 mesi, giuro 😀
Le foto dell’articolo sono di Irene che ringrazio per avermi permesso di pubblicarle.
Se vuoi scoprire i suoi lavori e farti catturare dalla sua energia clikka qui il suo profilo