Libri che parlano, immagini delicate, ambientazioni ispirazionali e tanto amore.
Queste sono le prime impressioni che saltano all’occhio nel profilo di @internostorie. L’autrice è Marina, una ragazze timida e molto riservata che esprime se stessa non solo attraverso scatti perfetti, ma anche attraverso parole che trasmetto calore e sincerità.
Ho iniziato a seguire Marina tanto tempo fa, folgorata dal suo amore per il Nord Europa. E proprio a lei avevo chiesto consigli prima del mio viaggio in Norvegia. Ci siamo sentite sempre via social, poi ci siamo incontrate lo scorso anno alla fiera del libro di Torino. Un incontro veloce, è bastato uno sguardo per riconoscerci.
Gli occhi di Marina sono profondi, piccoli, vispi e rassicuranti. Il suo viso disteso e il suo sorriso aperto, trasmettono dolcezza e fragilità.
In quest’ultimo periodo è stata citata molto spesso sui giornali quando si parlava di bookinfluencer. E così ho colto l’occasione per fare due chiacchiere con lei.
Qual è stata la motivazione principale che ti ha spinta a creare il tuo profilo IG? Avendo già un blog attivo da anni, è stato naturale diramare le strade per veicolare libri, pensieri, frivolezze. Credo molto nelle potenzialità di un sito, perché stabile – passami il termine -, rispetto alla tempestività dei social. Twitter e Instagram sono flussi continui, imbattibili in rapidità, per tale motivo tanti tweet e foto finisco nel dimenticatoio in lasso di tempo brevissimo.
I tuoi scatti sono dei quadri: da dove trai ispirazione? Ti ringrazio per il complimento. Spesso dalle copertine dei libri e/o dal contenuto. Un illustrato ti dà maggior libertà creativa. In generale mi piace molto la fotografia, una grande fonte d’ispirazione è Pinterest.
Hai seguito corsi di fotografia che ti sono stati particolarmente utili? Sono autodidatta: reflex che non so usare bene e un telefono, il resto è quel che si vede. L’imperfezione.
Abbiamo spesso parlato della tua passione per i paesi nordici: come è nato questo amore? Non saprei datarlo, forse da Paradiso e inferno di Jón Kalman Stefánsson (Iperborea) e da un’idea di paesaggio e vita che mi rispecchiano sempre più, rispetto all’insopportabile vita cittadina. Non significa che andrei a vivere in Scandinavia, anche se per molto tempo l’ho pensato, soffrirei i mesi di buio più che il rigido inverno.
Se dovessi suggerire un solo libro ambientato al nord quale suggeriresti?Avrei una lista lunga, mi focalizzerei su tre autori più che su un libro: Astrid Lindgren, Jón Kalman Stefánsson, Arto Paasilinna – Svezia, Islanda, Finlandia.
In base a quali criteri scegli i libri che leggi? In base ai miei interessi che potrei circoscrivere alla letteratura italiana del secondo Novecento (molti gli autori poco noti o dimenticati), la nordica, di viaggio, gli illustrati. Pesano le tematiche, il momento della scelta, alcuni suggerimenti.
I media parlano spesso di te, da ultimo il Sole 24 ore, che effetto ti fa questa notorietà? Sono felice di essere stata inclusa insieme a tanti altri bravi colleghi, tuttavia non mi sento una persona nota né mi sono montata la testa, lo dichiaro con sincerità. La mia unica virtù è la coerenza anche quando commetto errori.
Un sogno nel cassetto? Finalmente un riconoscimento lavorativo per ciò che saprei fare. Ma so che non si realizzerà mai.
Un in bocca al lupo a Marina per la realizzazione del suo (meritato) sogno lavorativo.
Marina è unica nel suo genere: come persona e come Instagramer. I suoi feed sono delicati e bellissimi, ricchi di passione che si identifica nell’autenticità dei suoi scatti! Ha creato l’hashtag #altrisettentrioni e non dimentichiamo che sa abbinare gli abiti alle copertine dei libri. Un po’ di moda… letteraria!
Hai perfettamente ragione. Libri, parole e tanto gusto e passione!
un profilo interessante. Umile ma ricca di sensibilità.
Complimenti a lei e a te che come un cacciatore di teste sai cogliere le persone giuste.
Marina ha una sensibilità unica
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